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giovedì 27 ottobre 2011

Efficienza in edilizia: si prevedono multe dall’UE

Come al solito noi Italiani facciamo le cose come vogliamo ed alla faccia della trasparenza ,

La Commissione Europea contesta all’Italia anzitutto una norma inserita nelle “Linee Guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici”, varate nel giugno del 2009, che permette ai proprietari di fornire un’autocertificazione delle prestazioni energetiche dell’abitazione che intendono vendere o affittare, purché la collochino nella classe di efficienza peggiore, la G.
La direttiva comunitaria, invece, dispone che siano in ogni caso dei tecnici abilitati a rilasciare l’Attestato di certificazione energetica. L’espediente trovato dall’Italia, secondo Bruxelles, non fa altro che aggirare la norma, impedendo, di fatto, ad acquirenti o inquilini di conoscere la reale “performance energetica” della casa che stanno comprando o affittando.
Efficienza in edilizia: si prevedono multe dall’UE EnergoClub

lunedì 24 ottobre 2011

Assotermica-ANIMA: edilizia efficiente

 
L'assessore all'Ambiente, Energia e Reti della Regione Lombardia, Marcello Raimondi, ha recentemente annunciato che il nuovo "Piano casa", che la Lombardia approverà entro dicembre, conterrà misure di incentivazione per l'edilizia sostenibile ed energeticamente efficiente.
Chi costruirà o amplierà il proprio appartamento adottando moderne tecnologie per il risparmio energetico (quali le valvole sui caloriferi, la termoregolazione, le caldaie a condensazione, il solare termico e altro) potrà ottenere premialità aggiuntive, come ad esempio sugli oneri e/o sulle volumetrie edificabili.

venerdì 7 ottobre 2011

Casa, ultime settimane per lo sconto del 55% - E poi ?

Ultima chiamata per il 55%: la detrazione sugli interventi per il risparmio energetico scade il prossimo 31 dicembre.
La proroga del bonus dovrebbe arrivare con il decreto sulla crescita, ma - in attesa di vedere gli eventuali correttivi - le prossime sono le ultime settimane per conquistare lo sconto fiscale nella sua versione attuale. Dagli infissi alla caldaie, dalla coibentazione ai pannelli solari per l'acqua calda.







Casa, ultime settimane per lo sconto del 55% - Il Sole 24 ORE

giovedì 6 ottobre 2011

Siate Curiosi, Siate Folli

Steve Jobs - Addio

Normalmente questo blog non vuole fare commenti su politica e fatti di cronaca, ma questa volta è necessario fare un eccezione.

Ci sono persone che  quando ci lasciano , il loro ricordo rimane in parenti, amici, conoscenti, colleghi, compagni : queste sono la gran parte delle persone che vivono con noi , Siamo noi.

Ma ci sono persone che cambiano il mondo, che cambiano la prospettiva di come lo vediamo , che lasciano un segno che rimane nella storia.

Steve Jobs era uno di loro.

lunedì 3 ottobre 2011

Voglio una casa a impatto zero - Wired.it

Voglio una casa a impatto zero - Wired.it

Nel 1991, quando il dr. Wolfgang Feist inaugurò a Darmstad-Kranichstein il primo complesso abitativo privo di riscaldamento convenzionale, il concetto di casa passiva aveva ancora un sapore visionario. Vent’anni dopo, la situazione è radicalmente cambiata, al punto che c’è chi, come il direttore dell’istituto IG Passivhaus Gunter Lang, arriva ad affermare che presto “ la casa passiva diventerà lo standard generale di costruzione”.

Stati Uniti, Germania, Francia, Austria (in particolare), le case passive si stanno diffondendo ovunque, alcune ospitano unità abitative, altre uffici amministrativi, altre istituti scolastici o spazi turistici. Negli ultimi anni il fenomeno ha preso piede anche in Italia dove, grazie all’attività di un’agenzia di certificazione indipendente come CasaClima, solo nelle ultime settimane sono state certificate nuove abitazioni a impatto ambientale minimo, come la Casa Trayer-Spitaler di Valdaora (Bz) e Casa Vischi di Pinerolo (inagurata lo scorso 14 settembre).
Ma cosa si intende, esattamente, per casa passiva?

ENERGIA A ZERO EMISSIONI
Con il termine passivhaus (tedesco, è la terminologia più utilizzata) ogni edificio costruito in modo da massimizzare l’isolamento termico e minimizzare di conseguenza il consumo energetico dovuto al riscaldamento, rendendo così possibile non dotare l’abitazione di alcun impianto di riscaldamento convenzionale. Stando alle norme dettate dal Passivhaus Institut tedesco, per poter essere definita “casa passiva” un’abitazione deve avere un fabbisogno energetico per il riscaldamento i nferiore ai 15 KWh per metro quadro annuo, un identico fabbisogno energetico per il raffrescamento e un fabbisogno energetico primario inferiore ai 120 KWh per metro quadrato annuo.

Alle norme tedesche corrisponde una valutazione leggermente diversa fornita in Italia dall’agenzia CasaClima che distingue tra abitazioni di tipo B, A e Gold. Una CasaClima di tipo B è un’abitazione che ha un fabbisogno pari o inferiore a 50 KWh per metro quadro annuo, per una CasaClima A (come quella inaugurata a Pinerolo) il fabbisogno dev’essere inferiore a 30 KWh per metro quadro annuo, mentre per una CasaClima Gold (come quella inaugurata quest’anno a Fagnano Olona) ci vuole un fabbisogno inferiore ai 10 Kwh per metro quadrato annuo. Questa casa viene anche definita “casa 1 litro”, in quanto si valuta che il suo fabbisogno corrisponda a un litro di gasolio per ogni metro quadro.
Per l’approvvigionamento energetico vengono comunemente impiegati impianti solari fotovoltaici (sulla parete sud) e termici (sul tetto, per il riscaldamento dell’acqua), ma non è tanto nello sfruttamento di energie rinnovabili che risiede la particolarità delle Passivhaus, quanto nella valorizzazione del calore naturale e di quello prodotto dai suoi inquilini (sia fisicamente che “artificialmente”, ad esempio attraverso l’utilizzo di elettrodomestici.)

ARCHITETTURA E MATERIALI
Nel progettare un edificio passivo, è infatti fondamentale attenersi ai principi della progettazione solare passiva, ovvero adottare soluzioni architettoniche volte a sfruttare in modo ottimale l’energia naturale del sole per riscaldare l’edificio. Non a caso infatti le case passive sono solitamente progettate in modo da avere grandi finestre poste sulla facciata sud, orientate in modo da catturare la massima quantità di luce solare. Allo stesso modo si tende a evitare di collocare finestre sulla facciata nord, e in particolare sulle facciate est e ovest (apporto di calore minimo in inverno, eccessivo in estate). Per le finestre si tende inoltre a utilizzare un triplo vetro a bassa emissione per minimizzare la dispersione di calore.
Per assicurare un confort termico, oltre che una buona qualità dell’aria, è inoltre indispensabile dotare la casa di un sistema di ventilazione efficiente. Con un impianto di Ventilazione meccanica controllata (VMC) è possibile effettuare un ricambio dell’aria (e sbarazzarsi dei cattivi odori) senza aumentare la dispersione termica (come accadrebbe aprendo di frequente le finestre). Il sistema prevede il sequestro di aria viziata da ambienti come il bagno e la cucina, e la parallela immissione controllata in stanze come il soggiorno e la stanza da letto.
La stessa disposizione delle stanze è importante, al punto che in alcune case passive la normale ubicazione di cucina, soggiorno e stanze da letto viene stravolta per rispondere a necessità di illuminazione oltre che di semplice privacy (nella casa passiva di Fagnano Olona, ad esempio, i piani sono suddivisi a seconda che vengano utilizzati per il giorno o per la notte).
Di primaria importanza, naturalmente, è l’ isolamento termico della casa. Basta mettere a confronto i rilevamenti termografici di un’ abitazione tradizionale con quelli di una casa passiva, per comprendere quanta energia termica finisca sprecata ogni anno nelle nostre case. Tetto, infissi, pareti e ponti termici devono essere rigorosamente isolati, dotando la porzione esterna dell’edificio di uno strato di materiale isolante che può superare uno spessore di 30 centimetri. Come isolanti vengono usati sia materiali naturali come legno, cotone, lana e sughero, sia materiali sintetici come polistirolo, lana di roccia e lana di vetro. In molti casi poi (come nel modello Liberty 211), si tende a preferire materiali reperibili in situ come la roccia, il gesso e paglia pressurizzata. In molte soluzioni architettoniche un ruolo importante è svolto dal pavimento che, se opportunamente allestito e isolato, può fungere da accumulatore di calore.

Attualmente, in tutto il mondo sono state certificate oltre 25.000 case passive, gran parte delle quali si trovano in Germania, in Austria o nei paesi scandinavi. Ma la promessa di tagliare di oltre il 90% i consumi energetici abitativi, sta conquistando sempre più paesi. Al punto che c’è chi ha pure tentato di costruirsi da solo la propria casa passiva. Ma nonostante i progressi compiuti negli ultimi vent’anni, un’impresa simile è ancora poco percorribile. Oltre ai costi di costruzione elevati (che possono però essere ammortizzati risparmiando sul consumo energetico), l’auto-costruzione di una casa passiva pone alcuni problemi burocratici. È il caso di Barbara Landau che, dopo aver ultimato l’edificazione di una casa passiva in Inghilterra ha cercato di assicurarla, ma si è trovata di fronte una porta chiusa.