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lunedì 26 settembre 2011

Nuova UNI EN 12975-1 "Impianti solari termici e loro componenti - Collettori solari

La nuova UNI EN 12975-1 aggiorna la versione precedente pubblicata nel 2009 includendo l'aggiornamento A1: una integrazione che sostanzialmente rende la norma applicabile anche ai collettori a concentrazione, a differenza della vecchia versione.
Il punto 5 della norma descrive i requisiti di durabilità e affidabilità dei collettori solari a liquido, tramite un elenco dettagliato di prove e fornendone i criteri di validità.
Si rimanda poi all'appendice A per trovare le informazioni per la fabbricazione dei collettori, inclusi i materiali da utilizzare per la loro fabbricazione.
La capacità operativa di questo prodotto e il suo ciclo di vita dipendono ovviamente dalla scelta dei materiali appropriati: è quindi da preferire l'utilizzo di materiali non combustibili.
Anche l'acqua porta ad usura precoce di tale dispositivo, nonché a possibili guasti se penetra al suo interno: è pertanto indispensabile che l'involucro che racchiude il collettore sia impermeabile a questo agente atmosferico.
In fase di costruzione inoltre, il collettore deve essere già concepito in modo tale da sopportare i prevedibili sbalzi termici (caldo-freddo) che si verificano nell'arco dell'anno.
La temperatura massima del fluido da considerare nella progettazione di un collettore solare, che corrisponde a quella di ristagno al suo interno, è un tema che riguarda la sicurezza ed è affrontato nel paragrafo 6.
Il prodotto oggetto di questa norma dovrebbe inoltre essere soggetto a criteri di accettazione relativamente al sistema di fabbricazione,come prova di tipo, assicurazione di qualità e anche a certificazione da parte di terzi.
L'appendice B fornisce quindi informazioni sulla valutazione di conformità.

sabato 24 settembre 2011

Lazio, ottimo l’impegno nel solare termico. Parola di Bruxelles

Rinnovabili.it: Lazio, ottimo l’impegno nel solare termico. Parola di Bruxelles

Dal 2004, anno in cui sono state emesse le disposizioni regionali per favorire l’impiego del solare termico in edilizia negli edifici, ad oggi,
il Lazio ne ha fatta di strada. Le misure messe in campo dall’amministrazione hanno permesso a ben 25 Comuni laziali di introdurre le Ordinanze Solari (OS),vale a dire strumenti legali che impongono l’obbligo di installare impianti solari ai proprietari di edifici di nuova costruzione, o sottoposti a ristrutturazione.
Un risultato ben accolto dalla Commissione Europea che attraverso il Progetto ProSto fornisce supporto alle autorità locali nella pianificazione, sviluppo, introduzione e gestione di OS efficaci ed efficienti. “Nella relazione conclusiva del progetto – spiega Marco Mattei, Assessore all’Ambiente e Sviluppo Sostenibile della Regione Lazio – l’Agenzia esecutiva per la competitività e l’innovazione (EACI), ha riconosciuto
il grande lavoro svolto a livello territoriale, sottolineando come la Regione sia stata “parte attiva del progetto attraverso la promozione di procedure amministrative efficienti e adeguate misure di supporto”.
Un lavoro capillare, anche in termini di diffusione dell’informazione, che continua ancora oggi. “Fin dal mio insediamento ai vertici di questo
Assessorato ho sostenuto che il solare termico debba svolgere un ruolo fondamentale nella riduzione di emissioni di anidride carbonica e nel  migliorare la qualità della vita del nostro territorio”, ha continuato Mattei.“Le ordinanze solari rappresentano uno di quei mattoni necessari per edificare quello sviluppo sostenibile, rispettoso della tutela dell’ambiente, che è stato uno dei punti del programma della Giunta Polverinisul quale gli elettori del Lazio hanno espresso il loro consenso”.

Rinnovabili termiche : ci vuole più tecnologia ?

Luciano Barra, capo della segreteria tecnica della Direzione generale per l'energia del ministero dello Sviluppo economico ha ribattuto che, secondo le valutazioni del ministero, “riteniamo la soluzione migliore prolungare, per gli impianti solari termici di piccola taglia, prolungare, di almeno tre anni, il sistema di detrazione fiscale del 55% previsto per gli interventi di razionalizzazione energetica degli edifici, che ha dato buoni risultati e riservare il conto energia per impianti di taglia maggiore.
Il problema del solare termico – ha commentato Barra – che attira meno interessi del fotovoltaico, non sta però soltanto negli incentivi, ma anche in un appeal che questa tecnologia non ha presso i cittadini, forse a causa del suo scarso contenuto innovativo.
 Un'idea attualmente al vaglio è quindi di subordinare una parte dell'incentivo al contenuto tecnologicodell'impianto, per stimolare l'industria a sviluppare nuovi prodotti, capaci magari di produrre freddo dall'energia solare nel periodo estivo.
Abbiamo lanciato questa proposta alle associazioni e alle aziende del settore, ma devo dire che finora non abbiamo avuto riscontri.”
Rinnovabili termiche, verso un conto energia per il calore pulito - zeroEmisssion News

Solare termico, in Europa è crisi ma l'Italia continua a crescere (solo nel 2010) !!!

Solare termico, in Europa è crisi ma l'Italia continua a crescere16-09-2011Nel 2010 il Belpaese si è confermato per il terzo anno consecutivo il primo paese europeo per installato nel solare termico: a fronte di un mercato europeo sceso del 14%, il solare termico italiano cresce ancora del 3%. In generale, però, dal 2004 a oggi l’andamento del settore appare in rallentamento
Solare termico, in Europa è crisi ma l'Italia continua a crescere Nel 2010 l’Italia si è confermata per il terzo anno consecutivo il primo paese europeo per installato nel solare termico: 400.000 metri quadrati di collettori per un volume di affari di 500 milioni di euro. E, inoltre, a fronte di un mercato europeo sceso del 14%,
il solare termico italiano cresce ancora del 3%. Dal 2004 a oggi, però, l’andamento del settore appare in rallentamento.
“Questa è la notizia negativa – ha detto Davide Chiaroni dell’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano – soprattutto in vista dell’obiettivo che l’Italia si è prefissata per il 2020: diventare il primo paese in assoluto per potenzialità installata”. Gli obiettivi, però, non sono troppo ambiziosi: “sulla carta i numeri ci sono” soprattutto considerando il dato che, nell’ultimo decennio, le unità abitative sono aumentate annualmente di 400 mila unità, un trend che porterebbe in “cassa” una potenza termica di 12 GWTh, alla quale si aggiungerebbe quella potenziale delle aziende, a copertura del 4% del fabbisogno,
e quella del solar cooling, in grado di raggiungere una potenza frigorifera di 13 GWTh.
Le politiche non adatte, caratterizzate dall’incertezza normativa e dai ripetuti interventi sulle detrazioni fiscali, non sono, però, l’unica motivazione del rallentamento del mercato. “C’è anche un problema industriale – ha continuato Chiaroni – il mercato va aggredito in modo diverso. Probabilmente i modelli di business sono sbagliati. Occorre un cambio di passo. Il solare termico non va più concepito solo come ‘calore’, ma va integrato con piani di efficienza energetica previsti nell’offerta base di nuovi edifici e con le altre energie rinnovabili. E, in questa direzione, vanno colte le opportunità tecnologiche”.
Solare termico, in Europa è crisi ma l'Italia continua a crescere - zeroEmisssion News

Fotovoltaico contro solare termico

Washington, 21 set. (Adnkronos/Washington Post) - La concorrenza asiatica si fa sentire anche nel settore delle energie rinnovabili, in particolare nello scontro tra solare termico e fotovoltaico, in cui potrebbe far pesare l'ago della bilancia dalla parte del prodotto più economico. Secondo il Washington Post, "lo scorso anno il costo per ottenere energia con i pannelli è crollato del 37%, quando le industrie cinesi hanno tagliato i prezzi, costringendo tre produttori statunitensi, compresa la Solyndra, a dichiarare la bancarotta nello scorso trimestre".

"I pannelli fotovoltaici, o PV - aggiunge il quotidiano - hanno tratto beneficio dal crollo dei costi che a sua volta ha permesso alle fabbriche come la cinese Suntech Power Holdings di incrementare la produzione e tagliare i prezzi sia per i dispositivi a terra sia per quelli da montare sui tetti". Il Governo statunitense, invece, "ha scommesso 8miliardi di dollari sull'energia solare", ed è per questo che oggi "il solare termico negli Usa è giunto a un punto di non ritorno".

Una situazione che rischia di ripercorrere la vicenda della disfatta della Sony e del suo Betamax (il primo sistema di videoregistrazione magnetica per uso domestico) a fronte della rivale JVC con il successo del suo Vhs, nella guerra del videotape degli anni '80. Un esempio che dimostra come i prezzi più bassi possano generare maggiore domanda e decretare il successo di un prodotto.

"Come la tecnologia di videoregistrazione Betamax offriva una migliore qualità dell'immagine, ma ad un prezzo più alto, così il solare termico è migliore del PV perché può immagazzinare energia e rilasciarla nella rete quando il sole cala", scrive il Washington Post. Ma il solare termico difficilmente potrà competere con il fotovoltaico.

Intanto la competitività cinese indebolisce i costruttori di dispositivi solari negli Stati Uniti, in Germania e in Giappone, e i "perdenti potrebbero essere i giganti industriali come General Electric, Siemens e Toshiba che realizzano turbine sia per gli impianti tradizionali che per il solare termico. Negli ultimi due anni - scrive il Washington Post - in molti hanno acquistato interessi tra i produttori di attrezzature per l'energia solare: Siemens ha acquistato la Solel Solar Systems per 418milioni di dollari nel 2009; nello stesso anno General Electric ha acquisito interessi in Esolar per 20milioni di dollari e una licenza esclusiva per vendere la tecnologia della compagnia californiana, mentre ABB ha acconsentito di acquistare il 35% di Novatec Solar con un'opzione per l'acquisto del resto della compagnia tedesca in marzo".

21/09/2011

Fotovoltaico contro solare termico, si fa sentire la concorrenza cinese - - Libero-News.it

sabato 17 settembre 2011

NOVITA' PRODOTTI STECA ELEKTRONICS


Alla "26th EU PVSEC" di Amburgo (5-8 settembre) Steca non poteva mancare! Durante l’evento, Steca ha presentato un gioiello del proprio portafoglio di prodotti: gli inverter StecaGrid 3000 e StecaGrid 3600 con gradi di rendimento da record mondiale.
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Ma le novità non finiscono qui! Nel segmento dei sistemi FV a isola, Steca  ha introdotto il nuovo refrigeratore/congelatore solare PF 240, mentre in quello del solare termico il pubblico specializzato ha potuto ammirare un vero e proprio trio di successo: le nuove centraline solari TR A501 T, TR A502 TT e TR A503 TTR.
Le nuove centraline solari Steca TR A501 T, Steca TR A502 TT e Steca TR A503 TTR
si presentano sul mercato dotate di un case dal design particolarmente compatto. Possono essere inoltre facilmente integrate in stazioni solari oppure montate a parete o su guida Ω senza alcuna difficoltà.
La nuova serie è caratterizzata da una funzionalità particolarmente elevata, un'installazione agevole e comandi praticissimi. A seconda del modello, sono disponibili una, due o tre uscite. Oltre a pompe standard a rotore bagnato, possono essere comandate anche innovative pompe ad alta efficienza (pompa HE) e regolate sul numero di giri. Tutte e tre le centraline dispongono inoltre di un controllo elettronico del sovraccarico e di un apposito fusibile. Il grande successo riscosso presso i nostri clienti dal trio di centraline all'avanguardia non è che un'ulteriore conferma dell'eccellenza della tecnologia Steca.

Energia: 92% italiani vuole il solare

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/scienza/2011/09/16/visualizza_new.html_702929625.html


(ANSA) - ROMA, 16 SET - Gli italiani guardano con favore crescente alle energie rinnovabili e vogliono che l'Italia punti sempre di piu' su fotovoltaico (92%) ed eolico (54%). E' quanto emerge dal 5/o rapporto 'Gli italiani e il solare'. Il 78% degli conosce il Conto Energia e cresce la sensibilita' anche nei confronti della bioedilizia, anche se la casa ecologica e' ritenuta una necessita' (72%) ma non e' ancora una priorita'.


Sui consumi casalinghi, inoltre, solo il 37% e' attento agli sprechi.


Sorge il sole sull'«agrovoltaico»

Nella campagna mantovana, sotto a una schiera di 7.500 pannelli fotovoltaici, ci sono pomodori, grano e mais. È l'alba dell'«agrovoltaico».
L'idea di coniugare produzione di energia e di cibo, è venuta alla Rem, acronimo di Revolution Energy Maker.
Nata tre anni fa per iniziativa di sei gruppi industriali italiani dell'energia, delle costruzioni e della meccatronica (Sandrini di Mantova, Fustinoni di Bergamo, Intergeo di Brescia, Melis di Cagliari, Dermotricos Engeneering di Brescia e Biesse di Genova), Rem inaugura oggi nelle campagne di Virgilio, in provincia di Mantova, un nuovo impianto agrovoltaico di 13 ettari. Un bell'esempio di innovazione, con una bella storia alle spalle.

Sorge il sole sull'«agrovoltaico» - Il Sole 24 ORE

L'obbligo di rinnovabili negli edifici e il solare termico (1a parte) | QualEnergia.it

L'obbligo di rinnovabili negli edifici e il solare termico (1a parte) QualEnergia.it


Pubblichiamo un breve vademecum realizzato da Assolterm, il primo di una serie, indirizzato agli operatori e agli utenti finali, con l’obiettivo di chiarire alcuni aspetti del D.Lgs. 28/11, soprattutto in riferimento al solare termico, e rispondere, alle diverse domande legate alle numerose novità introdotte dal Decreto che ha recepito la cosiddetta Direttiva 20-20-20 .(2009/28/CE).

Il decreto prevede l'obbligo di utilizzo di fonti rinnovabili per la copertura di una percentuale minima dei fabbisogni di calore, elettricità e raffrescamento

Il decreto definisce “energia da fonti rinnovabili” l’energia proveniente da fonti rinnovabili non fossili, vale a dire energia eolica, solare, aerotermica, geotermica, idrotermica e oceanica, idraulica, biomassa, gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas – Art. 2, comma 1, lettera a.

Cosa accade se l’obbligo non viene rispettato?
L'inosservanza dell'obbligo comporta il diniego del rilascio del titolo edilizio – Art. 11, comma 3

I progetti che assicurino una copertura dei consumi di calore, di elettricità e per il raffrescamento in misura superiore di almeno il 30 per cento rispetto ai valori minimi obbligatori beneficiano, in sede di rilascio del titolo edilizio, di un bonus volumetrico del 5% – Art. 12, comma 1.