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sabato 21 aprile 2012

La certificazione energetica degli edifici è un Far West all'italiana

La certificazione energetica degli edifici è un Far West all'italiana

Arriverà il conto energia termico? Le detrazioni fiscali del 55% diventeranno stabili anziché vivere di proroghe? Scatteranno nuovi obblighi per l'integrazione delle fonti rinnovabili nell'edilizia?
In Italia sono circa 19 milioni, di cui almeno sette milioni obsolete.  Nel 2011 c'è stata una flessione nelle vendite di sistemi a condensazione, perché costano più cari delle caldaie tradizionali. La crisi si fa sentire anche qui e il caos legislativo non aiuta (domani Energia24.com pubblicherà un approdofondimento dedicato al tema).

Il Rapporto 2012 sulla certificazione energetica, coordinato dal Cti (Comitato termotecnico italiano), ha fotografato la situazione al 31 dicembre 2011. Il nostro problema è che abbiamo accolto la direttiva 2002/91 in modo parziale e spezzettato nelle varie regioni, tanto da meritarci una procedura d'infrazione Ue. Intanto dal primo febbraio 2012 è in vigore la direttiva 2010/31 che ha sostituito la precedente. Il risultato è che siamo sempre il Paese dei mille campanili, con regole, classi e sistemi di calcolo diversi nei vari territori. Eppure ci sono casi d'eccellenza, come lo standard CasaClima dell'Alto Adige.

Quali sono gli aspetti critici evidenziati dallo studio? Innanzi tutto, in ben dieci regioni (tra cui Abruzzo, Lazio, Umbria e Veneto) mancano leggi quadro in materia di certificazione; solamente quattro possiedono un catasto energetico (Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta). Le procedure per calcolare la prestazione energetica degli immobili variano da zona a zona; la Lombardia e la Provincia autonoma di Bolzano non utilizzano le norme tecniche nazionali del pacchetto UNI/TS 11300. La maggior parte delle regioni accetta l'autodichiarazione in classe G del proprietario; proprio su questo punto, la Commissione europea ha messo in mora lo Stato italiano.

Il rapporto ha censito oltre un milione e 300.000 attestati di certificazione energetica alla fine del 2011, il 51% provenienti dalla Lombardia. Solamente quest'ultima regione, insieme con il Piemonte, ha previsto sanzioni per la mancata consegna di questi documenti. Un altro nodo critico, emerso dal rapporto illustrato da Giuliano Dall'Ò del Politecnico di Milano, è l'attività di controllo, finora avviata in via sperimentale o del tutto trascurata. I controlli effettuati hanno portato alla luce un elevato numero di attestati non conformi. Proprio la nuova direttiva, però, stabilisce che le autorità nazionali devono istituire dei sistemi di controllo indipendenti, su una percentuale statisticamente indicativa degli attestati emessi ogni anno.

martedì 3 aprile 2012

Comuni Rinnovabili 2012 | Legambiente

Leggi quanto solare termico è adottato nel tuo comune ed il rapporto annuale effettuata da Legambiente per il 2011.

Comuni Rinnovabili 2012 | Legambiente

Firenze, nel solare termico svetta il Comune di Marradi

Energia: Firenze, nel solare termico svetta il Comune di Marradi - - liberoquotidiano.it

Il comune di Marradi in provincia di Firenze vince in Italia con 17.939 mq di pannelli solari termici installati, per una media di 5,4 mq per abitante.

Tenendo presente che il collettore più utilizzato in Italia è da 2,1 mq, ciò vuol dire oltre 8500 collettori ovvero un pò più di 2 collettori a famiglia.