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martedì 15 novembre 2011

Ancora detrazioni fiscali per incentivare le rinnovabili termiche

La notizia viene riportata dal Sole 24h di 5 giorni fà , ma intanto il governo si è dimesso.
In realtà queste decisioni vengono prese sia su pressioni delle varie lobby, sia su indicazioni deitecnici dei ministeri
.


Dubito che a questo punto si vada verso un conot energia per il solare termico.
Ancora detrazioni fiscali per incentivare le rinnovabili termiche

Secondo le prime anticipazioni il Governo sembra avere definitivamente abbondonato l'idea di un "Conto energia" per il settore.

Il Governo avrebbe invece optato per una nuova detrazione, che dovrebbe andare da un massimo del 52%,previsto per le strutture fisiche di isolamento e l'istallazione di caldaie a condensazione di grande potenza
e delle pompe di calore per scaldare l'acqua, al 39% per le caldaie a condensazione più piccole o per rinnovaregli infissi. Il rimborso fiscale dovrebbe essere comunque limitato a dispositivi di potenza termica inferiore a 500 kW e in percentuale della somma investita; il beneficio dovrebbe essere calcolato a forfait per gli impianti fino a 35 kW
o 50 metri quadri per il solare termico, mentre per gli impianti più grandi dovrebbe valere la lettura a contatore.
Previsti anche correttivi legati alla potenza nominale e alla zona climatica, mentre i soggetti pubblici saranno addirittura premiati con un aumento secco del 10%. Premi addizionali dovrebbero spettare anche a particolari tecnologie come le pompe di calore geotermiche o il solar cooling (+20%). Così come previsto nel nuovo sistema di
incentivazione per il fotovoltaico, anche i benefici alle energie termiche dovrebbero diminuire nel corso degli anni:
la curva di riduzione sarà del 20% ogni tre anni. La crescita complessiva dell'onere sarà comunque significativa:
la stima è di 120 milioni di euro annui al 2012, ma il conto dovrebbe salire a 650 milioni al 2020.
La stima è di un peso sulla bolletta media del gas, riferito a una famiglia tipo, di 5 euro l'anno al 2012, ma il costo arriverà a 25 euro l'anno al 2020, comportando un aggravio del 2,6% della spesa per il gas.

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