Solare termico: conviene più la detrazione fiscale o il conto energia termico? - GreenBiz.it
Solare termico. Chi installa questo tipo di impianto, che consente di produrre acqua calda sanitaria e di riscaldare gli ambienti utilizzando l'energia solare, almeno fino al 30 giugno, può scegliere tra le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie e il nuovo conto termico.
Da un lato c'è la detrazione fiscale del 55%, prorogata al 30 giugno 2013 dal decreto legge n. 83/2012, che dal 1° luglio verrà sostituita con la detrazione fiscale del 36% prevista per le spese di ristrutturazioni edilizie. Dall'altro, il nuovo "Conto Termico" entrato in vigore lo scorso 2 gennaio 2013. Qual è il più conveniente? Lo abbiamo chiesto agli operatori del settore, dai grandi ai piccoli.
Benvenuti nel ns. mondo fatto di tutto ciò che riguarda energie alternative e prodotti per comfort domestico e per collettività.
Visualizzazione post con etichetta normativa. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta normativa. Mostra tutti i post
mercoledì 17 aprile 2013
mercoledì 16 gennaio 2013
Bruxelles potrebbe punire 19 Stati per la direttiva sull'edilizia sostenibile
ITALIA COMPRESA
Bruxelles potrebbe punire 19 Stati per la direttiva sull'edilizia sostenibile
Lo scorso settembre, Bruxelles aveva avviato la procedura d'infrazione contro 24 Stati, perché avevano omesso di adottare le norme europee in materia, inviando una lettera di messa in mora ai vari Governi inadempienti. Poiché solo alcuni Paesi si sono poi conformati alla direttiva, tra cui Svezia, Irlanda e Danimarca, per gli altri sta per scattare il secondo passo della procedura d'infrazione: l'invio di un parere motivato che, se rimarrà senza risposta, potrà portare al contenzioso in tribunale.
La direttiva, lo ricordiamo, prevede varie tappe per arrivare a edifici pubblici e privati a impatto quasi zero, che consumano sempre meno elettricità e gas. Proprio il 9 gennaio, per esempio, la soglia per gli uffici pubblici sottoposti alle nuove norme è scesa da mille a 500 metri quadrati; nel 2015, anche quelli di 250 metri dovranno sottostare agli standard comunitari sull'edilizia sostenibile.
Bruxelles potrebbe punire 19 Stati per la direttiva sull'edilizia sostenibile
Lo scorso settembre, Bruxelles aveva avviato la procedura d'infrazione contro 24 Stati, perché avevano omesso di adottare le norme europee in materia, inviando una lettera di messa in mora ai vari Governi inadempienti. Poiché solo alcuni Paesi si sono poi conformati alla direttiva, tra cui Svezia, Irlanda e Danimarca, per gli altri sta per scattare il secondo passo della procedura d'infrazione: l'invio di un parere motivato che, se rimarrà senza risposta, potrà portare al contenzioso in tribunale.
La direttiva, lo ricordiamo, prevede varie tappe per arrivare a edifici pubblici e privati a impatto quasi zero, che consumano sempre meno elettricità e gas. Proprio il 9 gennaio, per esempio, la soglia per gli uffici pubblici sottoposti alle nuove norme è scesa da mille a 500 metri quadrati; nel 2015, anche quelli di 250 metri dovranno sottostare agli standard comunitari sull'edilizia sostenibile.
Etichette:
efficienza energetica,
normativa,
rinnovabili. solare termico,
UE
martedì 8 gennaio 2013
CONTO TERMICO, IN GAZZETTA IL DECRETO CON INCENTIVI FINO AL 40%
Contattandoci via email potrete ricevere copia del TU pubblicato in Gazzetta.
Etichette:
normativa,
rinnovabili. solare termico,
risparmio energetico
giovedì 29 novembre 2012
sabato 17 settembre 2011
L'obbligo di rinnovabili negli edifici e il solare termico (1a parte) | QualEnergia.it
L'obbligo di rinnovabili negli edifici e il solare termico (1a parte) QualEnergia.it
Pubblichiamo un breve vademecum realizzato da Assolterm, il primo di una serie, indirizzato agli operatori e agli utenti finali, con l’obiettivo di chiarire alcuni aspetti del D.Lgs. 28/11, soprattutto in riferimento al solare termico, e rispondere, alle diverse domande legate alle numerose novità introdotte dal Decreto che ha recepito la cosiddetta Direttiva 20-20-20 .(2009/28/CE).
Il decreto prevede l'obbligo di utilizzo di fonti rinnovabili per la copertura di una percentuale minima dei fabbisogni di calore, elettricità e raffrescamento
Pubblichiamo un breve vademecum realizzato da Assolterm, il primo di una serie, indirizzato agli operatori e agli utenti finali, con l’obiettivo di chiarire alcuni aspetti del D.Lgs. 28/11, soprattutto in riferimento al solare termico, e rispondere, alle diverse domande legate alle numerose novità introdotte dal Decreto che ha recepito la cosiddetta Direttiva 20-20-20 .(2009/28/CE).
Il decreto prevede l'obbligo di utilizzo di fonti rinnovabili per la copertura di una percentuale minima dei fabbisogni di calore, elettricità e raffrescamento
Il decreto definisce “energia da fonti rinnovabili” l’energia proveniente da fonti rinnovabili non fossili, vale a dire energia eolica, solare, aerotermica, geotermica, idrotermica e oceanica, idraulica, biomassa, gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas – Art. 2, comma 1, lettera a.
Cosa accade se l’obbligo non viene rispettato?
L'inosservanza dell'obbligo comporta il diniego del rilascio del titolo edilizio – Art. 11, comma 3
I progetti che assicurino una copertura dei consumi di calore, di elettricità e per il raffrescamento in misura superiore di almeno il 30 per cento rispetto ai valori minimi obbligatori beneficiano, in sede di rilascio del titolo edilizio, di un bonus volumetrico del 5% – Art. 12, comma 1.
Etichette:
ecoedilizai,
leggi,
normativa,
risparmio energetico,
solare termico
Iscriviti a:
Post (Atom)